« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



sabato 19 maggio 2012

Monti tassa cani & gatti ma si dimentica dei porci: i banchieri infatti non pagano mai - le banche sono enti benefici!

di Francesco Filini
L’ultimo capolavoro del Governo tecno-eurocratico del prof. Bilderberg, Trilateral e affini, Mario Monti si chiama tassa sui cani e gatti. Servirà, fanno sapere i “luminari” poco luminosi ma molto “illuminati” che occupano senza titolo gli scranni di Palazzo Chigi, a finanziare gli interventi contro il randagismo. Prendo in prestito una battuta di Enrico Montesano citata in uno dei film più divertenti della cinematografia tricolore per dire che “questa è la più grande stronzata da quando l’uomo ha inventato il cavallo”
Esattamente come un tale Arthur Laffer spiegava a Reagan, oramai trent’anni orsono, che aumentare le imposte fa diminuire il gettito semplicemente per il fatto che senza liquidità la produttività ne risente, oggi ci tocca spiegare ai “professoroni per mancanza di prove” che tassare ulteriormente una famiglia solo per il fatto di avere un animale domestico, non può che comportare inevitabilmente il randagismo che si vorrebbe contrastare: quanti che già non arrivano a fine mese decideranno di liberarsi del miglior amico dell’uomo? 

A noi quest’ennesima trovata suono davvero molto molto strana. Stiamo attraversando la peggiore crisi planetaria che l’uomo abbia mai conosciuto e i sedicenti tecnici pensano a combattere il randagismo come fosse il male principale da combattere? Forse qualcuno dei ministri è stato recentemente morso da un cane randagio? Non credo, per la rabbia contro l’uomo che questi esseri che ci ritroviamo al Governo del Bel Paese covano dentro, qualsiasi cane eviterebbe di mordergli i polpacci per evitare di essere contagiato dall’idrocefalofobia di lor signori professori.
Se consideriamo che i bocconiani hanno deciso di tassare orizzontalmente tutti i cittadini italiani privandoli del sangue necessario a permettere la reciprocità degli scambi (volgarmente chiamato denaro), che queste tasse non servono a rimpinguare le disastrate casse degli enti pubblici che anzi vengono tagliati indiscriminatamente con la mannaia (spesso nei settori più delicati come quello dei servizi sociali e alla persona), la logica vorrebbe che i soldi che vengono portati via dall’intera nazione italiana servano a ripagare questo maledetto debito pubblico, che viene ripetuto come un mantra giustifica-crisi in ogni ridicola trasmissione televisiva che ospita sedicenti politici e affini.  
 
 
 
Ma vi do una notizia: non è così. Se guardiamo il debito pubblico italiano, vediamo infatti che da quando l’emissario della Goldman Sachs è arrivato per tramite di Napolitano al Governo, ci accorgiamo che questo è aumentato toccando il record assoluto di 1955 MLD! Ed è aumentato dopo che l’altro “Mr Goldman” Mario Draghi ha creato dal nulla 1000 MLD freschi per indebitare i popoli dell’europa intera. Di questi, 139 sono destinati ad essere caricati sul debito pubblico e privato italiano, con la solita maggiorazione d’interessi che le banche commerciali caricano sul denaro-debito creato ex nihilo. Lo scenario è raccapricciante e la domanda è legittima: se le tasse non servono ad avere servizi, se i tagli alla spesa pubblica non servono a risparmiare per pagare il debito, che cavolo ci fanno dei nostri soldi Monti e la pletora di tecnocrati???
Non posso pensare bene di questo Governo, la disperazione che sale dai quartieri della mia città me lo impedisce, quindi il sospetto che stiano facendo operazioni poco trasparenti si fa sempre più pesante. Soprattutto se si pensa che la prima cosa che ha fatto Monti appena nominato Premier è stato l’aver bonificato 2,5 MLD alla banca statunitense Morgan Stanley, dove casualmente – e sicuramente per merito – lavora i figlio. E nessuno ne ha chiesto conto!
E’ evidente che questo Governo al servizio dei parassiti globali che oggi vestono i panni eleganti dell’alta finanza, dopo aver tassati i poveri cani e gatti si sia dimenticato dei porci: i banchieri infatti sono gli unici a cui non vengono imposti sacrifici “lacrime e sangue”, perchè sono gli unici a beneficiare della crisi che loro stessi hanno indotto. D’altronde un vecchio detto popolare recita: “simile non mangia simile”. Quindi un porco non può recar danno ai suoi amici porci. L’unica speranza che ci rimane è che l’uomo comprenda questo disegno orribile e si liberi al più presto di questi subumani che lavorano di notte, nelle stanze delle loro logge, al disegno che vede i popoli sotto il dominio del debito che loro stessi hanno inventato. Che Dio ci aiuti.
 
Visto e tratto da: eliotroporosa

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